La sclerosi multipla

La sclerosi multipla (SM), detta anche sclerosi a placche, è una malattia degenerativa del sistema nervoso centrale. Per molti anni è stata considerata una malattia della sostanza bianca del sistema nervoso centrale, tuttavia diversi studi recenti hanno evidenziato anche un coinvolgimento della sostanza grigia.

Cause

Le cause specifiche della scelosi multipla non sono note, anche se fattori genetici e ambientali sembrano coinvolti nella predisposizione a sviluppare la malattia. La sclerosi multipla è più frequente nelle nazioni lontane dall'equatore: Stati Uniti, Canada e paesi del Nord Europa a nord, Australia e Nuova Zelanda a sud.  Anche alcune infezioni virali, precendenti all'insorgere della malattia, sono considerate fattori che aumentano il rischio di contrarre la malattia. 

Colpisce prevalentemente le donne (il doppio dei casi degli uomini) e si può manifestare a qualunque età, anche se si manifesta soprattutto tra i 20 e i 40 anni.

Viene comunque definita come malattia autoimmune: il sistema immunitario riconosce come estranea e distrugge la guaina mielinica che riveste gli assoni dei neuroni del sistema nervoso centrale.

Nella sclerosi multipla si assiste alla perdita di mielina in più aree (da cui il nome «multipla») del sistema nervoso centrale. L'attacco del sistema immunitario innesca un processo infiammatorio che colpisce aree limitate del sistema nervoso centrale provocando la distruzione delle guaine mieliniche e delle cellule specializzate, gli oligodendrociti, che la producono.

Le aree interessate dalla perdita di mielina, definite “placche”, si possono sviluppare in qualunque parte del sistema nervoso centrale, anche se sono spesso più frequenti a livello dei nervi ottici, del cervelletto e dell midollo spinale. A seguito dell'attacco autoimmune, le placche demielinizzate evolvono da una fase infiammatoria iniziale a una fase cronica, in cui assumono caratteristiche simili a cicatrici, da cui deriva il termine sclerosi.

Demielinizzazione delle fibre nervose
Demielinizzazione delle fibre nervose
Risonanza magnetica nucleare

le caratteristiche placche evidenziate nei cerchi rossi

sintomi

I sintomi della sclerosi multipla sono legati alle aree del sistema nervoso centrale in cui si verificano i danni alla mielina. Poichè tutto il sistema nervoso centrale in cui è presente la mielina (encefalo, nervi ottici e midollo spinale) è un possibile bersaglio, i sintomi possono essere molto diversi.

Tra i sintomi iniziali più frequenti troviamo l'affaticamento, disturbi della vista (annebbiamento della vista di un occhio, visione sdoppiata), dell'equilibrio (vertigini) e della coordinazione dei movimenti (spasticità), della sensibilità, del linguaggio (difficoltà ad articolare le parole) e depressione

I sintomi della sclerosi multipla possono manifestarsi in episodi di peggioramento acuto (chiamati ricadute), in un peggioramento graduale e progressivo della funzione neurologica o in una combinazione di entrambi.

In alcuni casi i malati hanno poche ricadute e la malattia si stabilizza spontaneamente con scarsi o nessun sintomo, in altri la malattia progredisce causando una graduale disabilità con la perdita della capacità di camminare; possono, inoltre, verificarsi difficoltà del controllo della vescica e disturbi della funzione sessuale.

Diagnosi

Per diagnosticare efficacemente la sclerosi non esiste ancora un singolo test, ma sono necessari diversi tipi di analisi. I medici neurologi non si basano solo sui sintomi, che comunque sono importanti per effettuare analisi più approfondite e diagnosticare precomente la malattia. Molto importante e significativa è la risonanza mangetica nucleare (RMN) all'encefalo, che permette di evidenziare eventuali focolai di demielinizzazione, ma anche l'analisi del liquido cefalo-rachidiano, per verificare la presenza anomala di anticorpi nel sistema nervoso centrale, e l'esame dei potenziali evocati, che consente di registrare la risposta del sistema nervoso agli stimoli. Per escludere altre patologie neurologiche vengono effettuate anche altre analisi (sangue, urine).

L’insieme dei risultati, l'esito della vista neurologica, la'analisi della storia clinica e un’osservazione clinica prolungata permettono di confermare o escludere la presenza della malattia.

Cure

La sclerosi multipla è una malattia irreversibile e non esistono terapie che la sconfiggano  definitivamente, ma sono disponibili numerosi trattamenti e farmaci che possono ridurre e prevenire le ricadute e ritardare la progressione della malattia.

Vengono normalmente utilizzati i corticosteroidi (cortisone e molecole simili) per combattere i processi infiammatori e migliorare le condizioni dei malati sul breve periodo e farmaci immunomodulatori e immunosoppressori per cercare di controllare il sistema immunitario eottenre risultati sul lungo periodo.

Recentemente è stato dimostrato che l'utilizzo di Cannabis nel trattamento della sclerosi multipla è in grado di alleviare il dolore e di ridurre l’infiammazione del tessuto nervoso. Nel 2015 il governo italiano ha autorizzato l'uso della cannabis per il trattamento di diverse malattie, tra cui il dolore cronico e la spasticità nella sclerosi multipla.