Il sistema muscolare

Sistema muscolare

Il sistema muscolare è l'insieme dei muscoli che permettono i movimenti del corpo e numerose funzioni vitali come la respirazione, la circolazione del sangue, la digestione. I muscoli inoltre danno forma al nostro corpo determinandone l'aspetto e le espressioni facciali. Insieme all'apparato scheletrico costituiscono l'apparato locomotore. 

La muscolatura del nostro organismo è organizzata in modo abbastanza complesso: i muscoli sono moltissimi, disposti generalmente su strati diversi e con caratteristiche piuttosto variabili. 

Il tessuto muscolare, grazie alla contrattilità (capacità di contrarsi), trasforma in energia meccanica l’energia chimica accumulata dall’organismo, permettondo tutti i movimenti e tutte le posture (posizioni) che il nostro corpo è in grado di compiere e di mantenere. La forza di un muscolo è la risultante della forza contrattile delle fibre che lo costituiscono. Le fibre, quando si contraggono, producono un accorciamento del corpo muscolare, che esercita una trazione del punto di inserzione, determinandone lo spostamento.

 Nel nostro corpo troviamo tre diversi tipi di muscoli:

1) I muscoli volontari o scheletrici sono costituiti da tessuto muscolare striato e permettono i movimenti volontari. Sono numerosi (da 374 a 656, a seconda degli autori), sono collegati alle ossa attraverso i tendini e costituiscono circa il 40-50% del peso di un individuo. Alcuni di essi sono collegati alla pelle (i muscoli facciali) e sono responsabili delle diverse espressioni che può assumenre il nostro viso. 

2) I muscoli involontari o viscerali, costituiti da tessuto muscolare liscio, sono localizzati nelle pareti degli organi cavi (l'apparato digerente, la vescica, i dotti, le arterie, le vene...), nella pelle (i muscoli erettori dei peli

3) Il muscolo cardiaco (detto anche miocardio), involontario e costituito dal tessuto muscolare cardiaco (striato), fornisce l'energia necessaria per la circolazione del sangue.

Tutti i muscoli sono controllati dal sistema nervoso periferico (somatico e autonomo), che trasporta gli impulsi necessari per la contrazione muscolare.

Muscolatura scheletrica

La muscolatura scheletrica volontaria del nostro organismo è piuttosto complessa, in quanto i muscoli sono moltissimi, disposti a strati e con caratteristiche molto variabili. Contare i muscoli del nostro corpo non è un'impresa facile, per la difficoltà e la soggettività nello stabilire se un corpo muscolare è un singolo muscolo piuttosto che un fascio di un muscolo vicino. Nei testi scientifici il numero di muscoli varia tra 374 e 656. 

I muscoli scheletrici presentano parti carnose rosse (parti contrattili), costituite in fasci separati da tessuto connettivo, che forma tre lamine: l'endomisio riveste ogni singola fibra (cellula) muscolare, il perimisio avvolge fasci di fibre e l'epimisio l'intero muscolo. 

I muscoli sono caratterizzati anche da una rete di vasi sanguigni che assicurano un continuo apporto di sangue, garantendo il rifornimento di ossigeno e di sostanze nutritive, e sono attraversati anche da fibre nervose che trasmettono gli impulsi nervosi che ne determinano la contrazione.

Alle estremità dei muscoli il connettivo forma dei cordoni di colore biancastro molto resistenti, i tendini, o delle lamine, le aponeurosi, che collegano i muscoli alle ossa. 

Quasi tutti i nostri muscoli sono pari (uno a destra e uno a sinistra). Tra i pochi impari troviamo il diaframma, il muscolo che permette la respirazione. 

I muscoli scheletrici si contraggono più intensamente e rapidamente dei muscoli lisci, però non possono mantenere la contrazione per tempi lunghi e prima di contrarsi di nuovo hanno bisogno di un periodo di riposo. In questo periodo e, in genere, quando non sono in attività, i muscoli striati non sono completamente rilassati, ma si trovano in uno stato di contrazione parziale, che costituisce il cosiddetto "tono muscolare" che consente al sistema muscolare di mantenere le varie parti del corpo nell’atteggiamento adatto alle circostanze. Durante il sonno il tono muscolare è quasi assente.

I muscoli scheletrici generano anche calore e contribuiscono in misura significativa alla termoregolazione. Quando l'omeostasi termica è minacciata da un ambiente freddo, il cervello invia segnali ai muscoli che inducono contrazioni non finalizzate al movimento (i brividi), che producono calore.

muscolo fusiforme
bicipite

Classificazione dei muscoli

In generale i muscoli si inseriscono sulle ossa tramite due capi: la testa (o capo di origine) e la coda (o capo terminale o capo di inserzione). La testa corrisponde all'estremità del muscolo che durante il movimento rimane perlopiù immobile, mentre la coda corrisponde al punto di attacco del muscolo sull'osso che viene spostato. La parte carnosa compresa tra i capi di origine e i capi terminali prende il nome di ventre del muscolo.

I muscoli possono essere classificati in base ad alcune caratteristiche che li contraddistinguono. 

In base al numero di teste si distinguono:

1. muscoli monocipiti: hanno una sola testa 
2. muscoli bicipiti: hanno due teste 
3. muscoli tricipiti: hanno tre teste 
4. muscoli quadricipiti: hanno quattro teste

In relazione al numero di code, distinguiamo:

1. muscoli monocaudati: hanno una sola coda 
2. muscoli bicaudati: hanno due code 
3. muscoli tricaudati: hanno tre code 
4. muscoli pluricaudati: hanno più code

Alcuni muscoli hanno uno o più capi che non si inseriscono su un osso, ma nel derma, come i muscoli pellicciai o mimici, che permettono le espressioni del viso muovendo la pelle. 

In base alla forma, distinguiamo:

1. muscoli lunghi
2. muscoli larghi
3. muscoli brevi
4. muscoli circolari

muscoli lunghi o fusiformi (i muscoli degli arti) sono molto sviluppati in lunghezza ed in genere presentano una parte carnosa (il ventre muscolare) molto voluminosa che si assottiglia alle estremità. In relazione ai capi di origine si distinguono in bicipiti, tricipiti, quadricipiti. Sono dotati di una notevole capacità di accorciamento ed allungamento, ma si affaticano facilmente; sono presenti soprattutto negli arti e consentono l'esecuzione di movimenti ampi. 

muscoli larghi (es. il diaframma) hanno un ventre largo e piatto. Sono muscoli di copertura e contenimento e si trovano nelle pareti del torace e dell'addome. Hanno una limitata capacità di allungarsi e accorciarsi e consentono sforzi prolungati. 

muscoli brevi (es. i muscoli intercostali) sono caratterizzati da lunghezza, larghezza e spessore pressoché uguali. 

Nei muscoli circolari (orbicolari e sfinteri) le fibre muscolari formano un anello capace di restringersi e dilatarsi. Si trovano intorno agli orifizi del nostro corpo. Gli orbicolari si trovano intorno agli occhi e alla bocca, gli sfinteri controllano la progressione del cibo nell'apparato digerente (cardias, piloro, valvola ileocecale, ano) e la fuoriuscita di urina (sfintere uretrale). 

In relazione alla presenza di tendini intermedi, che dividono il ventre, i muscoli si suddividono in:

1. muscoli monogastrici (un ventre, nessun tendine intermedio)
2. muscoli digastrici (due ventri, un solo tendine intermedio) 
3. muscoli poligastrici (più ventri e più tendini intermedi)
 

Bicipite brachiale

lato interno del braccio

Tricipite brachiale

lato esterno del braccio

Quadricipite femorale

parte anteriore della coscia (il vasto intermedio non si vede, è coperto dal retto femorale)

Diaframma

muscolo piatto

Muscoli orbiculari

muscoli circolari

muscolo digastrico

Muscoli agonisti ed antagonisti

Molti dei muscoli del nostro corpo lavorano in coppia: uno consente un movimento (agonista), l'altro il movimento contrario (antagonista).

Ad. es, il bicipite brachiale determina con la sua contrazione la flessione dell'avambraccio, il tricipite brachiale, con un'azione antagonista rispetto al bicipite, ne determina invece l'estensione. Affinché sia possibile il movimento, quando gli agonisti si contraggono gli antagonisti devono rilasciarsi e viceversa.

Flessione ed estensione dell'avambraccio
Flessione ed estensione della gamba