Daltonismo

l termine "daltonismo" deriva dal nome del chimico inglese John Dalton che per primo, nel 1794, descrisse il disturbo nell’articolo “Fatti straordinari legati alla visione dei colori”. dopo essersi reso conto della propria cecità cromatica (non distingueva rosso e verde).

Il daltonismo consiste nell’incapacità di percepire in modo corretto i colori. Si distinguono diversi tipi di daltonismo, caratterizzati da diversi gradi di insensibilità al rosso, al verde e al blu, i tre colori primari a cui sono sensibili i coni della retina.

L’acromatopsia è il disturbo più grave, che pregiudica la visione di tutti e tre i colori primari: rosso, verde e blu. Le persone affette da questo disturbo vedono il mondo in una scala di grigi (come in una foto in bianco e nero).

La protanopia è l’insensibilità al rosso: i soggetti non riconoscono il rosso (o nei casi meno gravi hanno una ridotta percezione). 

La deuteranopia è l’insensibilità al verde, più o meno accentuata. E' il disturbo più diffuso perché colpisce il 4-5% degli individui.

La tritanopia è l’insensibilità al blu e giallo: chi ne soffre non riesce a vedere il blu, il violetto e il giallo.

Il daltonismo è un disturbo di natura genetica che colpisce soprattutto i maschi, che si trasmette secondo il modello dell'ereditarietà eterosomica recessiva, i geni che controllano la sensibilità ai colori posti sul cromosoma X. Se una persona di sesso maschile ha un gene difettoso per il colore verde, egli non potrà distinguere il colore verde dai rosso; allo stesso modo, un difetto del gene per il rosso fa apparire il colore rosso come verde. Le femmine eterozigoti hanno una visione normale, mentre quelle omozigoti recessive per il daltonismo, avendo entrambi i cromosomi X portatori di alleli difettosi, non distinguono il rosso dal verde. Non sorprende quindi che, a fronte di un 8% circa di uomini che, in misura minore o maggiore, soffrono della cecità al rosso e al verde, c’è solo uno 0,5% di donne affette dalla stessa malattia. 

La diagnosi del daltonismo richiede un esame cromatico, che consiste del riconoscimento dei colori. Spesso vengono utilizzate le tavole di Ishihara, un insieme di tavole contenenti cerchietti di colore diverso ma con la stessa luminosità. Il soggetto esaminato deve riconoscere numeri  o percorsi che risultano evidenti a chi possiede un normale senso cromatico, ma difficili o impossibili da riconoscere per chi non vede bene i colori.
Queste tavole sono utili per diagnosticare difetti della visione dei colori soprattutto per l'asse rosso/verde. Per un maggiore approfondimento si può effettuare il test di Farnsworth, che consiste nel mettere nella corretta successione tonale una serie di colori.

Attualmente per il Daltonismo non esiste nessuna cura. Sono state tuttavia messe a punto delle lenti per daltonici dotate di speciali filtri che consentono di avere una percezione dei colori migliore, più vicina a quella che hanno le persone non daltoniche.

Nelle figure successive sono riportati degli esempi su come vedono le persone affette da daltonismo.

Il sito Coblis - Color Blindness Simulator permette di caricare qualunque immagine per simulare la visione di una persona affetta da Daltonismo

Tavole di Ishihara
Visione normale
Protanomalia

parziale cecità al rosso

Deuteranomalia

parziale cecità al verde

Tritanomalia

parziale cecità al blu

Protanopia

cecità al rosso

Deuteranopia

cecità al verde

Tritanopia

cecità al blu

Acromatopsia

cecità a tutti i colori